Con la nuova tariffa bioraria l’elettricità è più cara di giorno, mentre di sera diviene più economica. Chi negli ultimi tre anni non ha cambiato gestore di energia che gli viene ancora erogata dalla vecchia compagnia, se possiede il contatore per la telelettura dei consumi, passerà automaticamente alla tariffa bioraria stabilita dall’Autorità dell’energia.
La modifica deve essere annunciato nelle tre bollette precedenti. In realtà quella da poco entrata in vigore è una “bioraria transitoria” che durerà per 18 mesi, con una differenza di costi minima tra chi usa l’energia nelle ore diurne rispetto a chi la consuma nelle ore serali, al fine di abituare gradualmente il cliente al nuovo regime energetico.
La fascia oraria di punta va dalle 8 alle 19 dei giorni feriali mentre la fascia agevolata scatta la sera dopo le 19 nei feriali e nei week-end. La tariffa bioraria non arreca vantaggi a tutti perché il risparmio dipende dalle abitudine casalinghe. La variazione favorisce coloro che sono fuori tutto il giorno e sbrigano le faccende domestiche a fine giornata o durante il fine settimana.
Chi invece consuma energia di giorno è costretto a variare le proprie abitudini. Alcuni elettrodomestici hanno comunque la necessità di essere attivati per tutto il giorno, ad esempio il frigorifero e il congelatore. In questo caso l’unico modo per risparmiare è assicurarsi che gli elettrodomestici siano efficienti.
Alcuni dispositivi consumano energia in quantità massiccia. Le famiglie che hanno lo scaldabagno elettrico, per esempio, devono fare attenzione alla programmazione del riscaldamento dell’acqua. Il boiler attivo nelle ore più care della bioraria può aumentare notevolmente il costo dei KWh consumati.
Con la nuova tariffa converrà lasciarlo acceso tutto il giorno, ma attivarlo solo al bisogno oppure utilizzare un timer. Con il nuovo regime tariffario, per veder diminuire le cifre sulla bolletta, gli elettrodomestici che servono solo per poco tempo, andrebbero accesi durante la fascia oraria agevolata.
Una difficoltà oggettiva risiede nel fatto che il contatore potrebbe non reggere la potenza di più apparecchi attivati insieme, come lavastoviglie, lavatrice, ferro da stiro, aspirapolvere ecc. Inoltre chi abita in un palazzo, potrebbe essere vincolato dal regolamento condominiale che vieta i rumori nelle ore notturne. E poi chi delega i lavori domestici ad una colf, consumerà gran parte dell’energia durante il giorno, pagandola più cara.