Una cucina non farà la felicità ma, se è vero che nell’arco della vita adulta passiamo due anni e mezzo ai fornelli, l’organizzazione dello spazio in cui lo facciamo può significare molto.
Anche – anzi, soprattutto – se è di dimensioni davvero ridotte. E se una cucina così la dobbiamo arredare? Ecco qualche trucco per trarre il massimo da un locale mignon.
Che significa piccola?
Secondo i regolamenti edilizi di molte città una cucina abitabile misura almeno 9 metri quadrati, una metratura non proprio proibitiva. La “vera” cucina piccola, infatti, è quella dove i gesti quotidiani vanno calcolati al centimetro. Esempio classico: per aprire comodamente il frigo bisogna chiudere il forno.
Metro alla mano, esigenze chiare
Sia che sogniamo una cucina componibile, sia che vogliamo ricreare un’atmosfera anni cinquanta accostando la credenza della nonna agli elettrodomestici indispensabili, la prima cosa da fare è prendere bene le misure segnando su un foglio la pianta del locale e la posizione di attacchi di acqua e gas, prese elettriche, porte e finestre. Importante anche elencare le nostre esigenze: cuciniamo tutti i giorni per quattro persone? La lavatrice deve stare in cucina perché nel bagno non c’è posto? Quante pentole dobbiamo riporre? Ci piacerebbe avere la lavastoviglie? Definiamo le priorità per capire come organizzare lo spazio.
Guardiamoci intorno
Consultiamo più di un negoziante per comparare soluzioni e preventivi diversi. Chiediamo consiglio a un progettista che ci aiuti a scegliere gli elettrodomestici e i mobili più adatti allo spazio a nostra disposizione: potremmo scoprire con sorpresa che (quasi) tutti i nostri desideri possono diventare realtà. Le idee si tradurranno in progetti e disegni. Torniamo a casa e simuliamo gli ingombri, per verificare che gli sportelli si possano aprire con facilità e che ci sia spazio a sufficienza per muoversi e cucinare.
Gusto e praticità
La scelta di colori e materiali dipende in gran parte dal gusto. Bianco, finiture lucide e acciaio possono rendere arioso un ambiente ridotto, ma in una cucina luminosa possono trovare felicemente posto anche le tinte più decise. Soluzione salomonica: pensili bianchi, basi a tutto colore.
Per guadagnare spazio, utili tavoli pieghevoli o estraibili ed elettrodomestici salvaspazio. Meglio invece non lesinare sui centimetri da destinare al piano di lavoro, la zona operativa della nostra cucina, che va resa di facile accesso togliendo di mezzo utensili, stoviglie e oggetti vari. La regola aurea della cucina piccola infatti è: se non lo usi, nascondilo. Un’altra regola di base per creare spazio è eliminare l’attrezzatura da cucina che non ci serve. Gli spazi ridotti sono una palestra di essenzialità, e una cucina piccola lo è ancora di più. Mentre scegliamo i mobili, selezioniamo anche quel che dovranno contenere: forse non è necessario possedere 3 coltelli da pane, il frullatore a immersione può sostituire quello a vaso e una buona padella multiuso può fare le veci del wok.
Una parola sui costi
Mettiamo da parte i luoghi comuni: non è detto che i mobilifici low cost siano la soluzione migliore, e neppure che siano convenienti a prescindere. A volte le fabbriche di cucine possono offrire prezzi vantaggiosi oppure, a parità di spesa, consentirci di sfruttare meglio lo spazio: un vantaggio non trascurabile quando ogni centimetro è prezioso.