Per quanto l’autunno lasci spazio ad un inverno freddo, piovoso e senza i colori a cui siamo abituati sulla nostra tavola, chi ama l’orto può comunque continuare a praticare il suo hobby (e la sua vita di autoproduzione), senza problemi. L’orto infatti è possibile anche in inverno, con buoni risultati.
Ma per avere buoni risultati dobbiamo avere alcune accortezze
Scegliere gli ortaggi di stagione fra cui: Aglio, Barbabietola a radici lunghe, Bieta, Broccolo, Carciofo, Carote, Catalogna, Cavolfiore, Cavolo cappuccino, Cavolo di bruxelles, Cavolo verza, Cicoria, Cime di rapa, Cipolla, Finocchio, Indivia, Lattuga, Porro, Prezzemolo, Puntarelle, Radicchio, Rape, Ravanelli, Sedano bianco, Spinacio, Verza, Zucca.
Stupiti? Sono tante vero? E soprattutto sono buone e fanno molto bene. Le cavolacee ad esempio (broccoli, verze, cime di rapa, cavoli vari…) hanno ottime proprietà antitumorali.
Sarà bene inoltre scegliere le varietà a crescita più rapida e precoce per ridurre il rischio dovuto a forti piogge o gelate.
Rialzare le aiuole dove abbiamo piantato le verdure. Questo non solo terrà le radici più al caldo ma aiuterà anche la pianta proteggendola dal dilavamento in caso di forti piogge. Tenete le prese rialzate di un 25-30 cm e se potete create con la terra una cupola che favorisca il defluire dell’acqua così dannosa per le piante quando ristagna in prossimità delle radici.
Pacciamare le prese ovvero ricoprirle con materiali idonei a evitare ulteriormente il ristagno d’acqua, il dilavamento del terreno e una sofferenza di piante e soprattutto radici quando le temperature si abbasseranno.
La pacciamatura può essere fatta sia con teli o tubi specifici (in materiale biodegradabile in 3 mesi circa) sia con materiali naturali come paglia, fieno secco, foglie secche, frammenti di corteccia o ghiaino. Sconsigliati invece i materiali plastici che possono danneggiare le piante, ad esempio facilitando la formazione di funghi.
Proteggere le colture con serre o tunnel così da evitare gli effetti più traumatici dovuti al gelo e alle piogge forti. Se ne possono costruire anche di artigianali con fil di ferro o rametti di salice e un telo traspirante in plastica o TNT (come lo so? mio suocero li fa con le sue mani da sempre…cosa non sa fare quell’uomo?!?).
Ma c’è un sesto consiglio o meglio c’è il consiglio zero: la preparazione del terreno. E’ basilare ripulirlo dalle piante ormai appassite o non più in coltivazione. Bisogna fare attenzione a rimuovere sia le radici che le foglie di queste piante perché le prime rubano spazio alle nuove piante e le seconde possono essere covo di parassiti e malattie varie.
Fatto questo ci basterà arricchire il terreno con del concime organico molto maturo (non basteranno i residui di cucina di qualche settimana, dovremo prendere il fondo della nostra compostiera) che ci aiuterà a migliorare il terreno sia grazie al suo grande contenuto in azoto che per la sua consistenza particolare utilissima a rendere il nostro orto più friabile e drenato.