Le proteine vegetali come il tofu sono molto interessanti dal punto di vista nutrizionale. Da alcuni anni a questa parte tali alimenti vengono prodotti anche in Italia, pur non appartenendo alla nostra tradizione alimentare. La loro caratteristica principale è di essere ricchi di proteine e privi di grassi animali e colesterolo. Per la versatilità, facilità di uso ed appetibilità sono alimenti indispensabili nell’alimentazione dei vegetariani e di chi intende ridurre il consumo di prodotti di origine animale. Inoltre, in una società in cui le risorse energetiche scarseggiano, le fonti proteiche alternative alla carne permettono di risparmiare senza rinunciare al gusto.
Le proteine vegetali come il tofu sono molto interessanti dal punto di vista nutrizionale. Da alcuni anni a questa parte tali alimenti vengono prodotti anche in Italia, pur non appartenendo alla nostra tradizione alimentare. La loro caratteristica principale è di essere ricchi di proteine e privi di grassi animali e colesterolo. Per la versatilità, facilità di uso ed appetibilità sono alimenti indispensabili nell’alimentazione dei vegetariani e di chi intende ridurre il consumo di prodotti di origine animale. Inoltre, in una società in cui le risorse energetiche scarseggiano, le fonti proteiche alternative alla carne permettono di risparmiare senza rinunciare al gusto.
Il tofu è chiamato anche “formaggio di soia”, e pur essendo un alimento tipicamente orientale, è prodotto nel nostro Paese da un po’ di anni. Viene distribuito fresco, pastorizzato in un vasetto di vetro oppure sottovuoto. Il tofu è di colore bianco, soffice da tagliare in pezzetti di forma cubica, un po’ insapore se consumato senza l’accompagnamento di verdure o altri condimenti. Da millenni questo alimento viene utilizzato in Giappone e in Cina, in combinazione con alghe, verdure e riso. Il tofu viene ricavato dai fagioli di soia gialla, tenuti a mollo in acqua e poi frullati, cotti e filtrati per avere il “latte” di soia. Dopo aver mescolato il latte con il Nigari, che è una sostanza minerale, si ricavano i panetti di tofu. Una volta acquistato, il tofu può essere conservato in frigorifero fino alla data di scadenza riportata sulla confezione. Se è stata aperta la confezione, si consiglia di metterlo in una ciotola e tenerlo in frigo ricoperto di acqua da cambiare quotidianamente.
Gli esperti di cucina macrobiotica consigliano di cuocere sempre il tofu, per renderlo più digeribile. In genere lo si fa bollire per qualche minuto in acqua bollente e un po’ salata, tagliato in cubetti o a fette. Sappiate che, se lo mettete nel congelatore, il tofu tende a diventare spugnoso e non adatto per creme frullate o salse, ma di sicuro più saporito se accompagnato a brodo vegetale, verdure, salsa di pomodoro. La qualità delle proteine è molto elevata, complementare a quella dei cereali e sovrapponibile a quella dei prodotti di derivazione animale. I grassi presenti nel tofu sono insaturi (quindi non dannosi), la lecitina contenuta nella soia viene conservata, il colesterolo è del tutto assente. Il tofu può essere un valido sostituto del latticinio nei bambini e per gli adulti intolleranti al lattosio.