Negli impianti elettrici, si fa uso molto frequentemente di variatori di luminosità, i Dimmer e sono delle apparecchiature elettroniche con le quali è possibile variare la luce emessa da lampade ad incandescenza e lampade alogene.
In pratica questi variatori di luminosità hanno al loro interno un circuito elettronico in grado di variare la tensione di alimentazione della lampada,in modo così da poterne variare il flusso luminoso.
In commercio si possono trovare variatori di luminosità del tipo a manopola oppure a pulsante.
Anche queste apparecchiature vengono realizzate con dimensioni modulari, come abbiamo visto per gli altri apparecchi di comando, in modo che possano essere montati sulle stesse scatole e con le stesse placche utilizzate per gli interruttori, deviatori, prese a spina ecc…
Come si potrà ben intuire la regolazione nel tipo a manopola avviene ruotando quest’ultima in un senso o nell’altro.
Mentre nei variatori a pulsanti la variazione della luminosità avviene nel seguente modo: l’azionamento prolungato del pulsante dà luogo alla regolazione continua del livello di luminosità in aumento o in diminuzione.
Al rilascio del pulsante, viene memorizzato automaticamente il punto di regolazione scelto.
Un tocco rapido provoca l’accensione o lo spegnimento della lampada al valore di luminosità memorizzato.
Risulta essere possibile con questo tipo di variatori poter controllare la luminosità della lampada anche da altri punti, semplicemente inserendo altri pulsanti collegati in parallelo tra loro.
Prendiamo come esempio i modelli della Bticino semplicemente per rendere più chiaro il modo di funzionamento e di inserzione dei dimmer. Nel modello 5360 abbiamo un deviatore incorporato ed un regolatore elettronico con il quale è possibile avere sei livelli di regolazione della luminosità.
Nel modello 5352N invece, al posto della manopola di regolazione, abbiamo dei pulsanti, con i quali è possibile avere una regolazione continua, cioè tenendo premuto il pulsante fino al raggiungimento della luminosità deisderata, oppure l’accensione o lo spegnimento semplicemente attraverso il tocco rapido del pulsante.
Risulta essere possibile ripetere la stessa funzione anche a distanza, inserendo in parallelo altri pulsanti.
Infine poi, esiste un altro modello di variatore, che non è qui raffigurato, di tipo lineare, con il quale si effettua la regolazione tramite una manopola rotativa posta sul frontale del dispositivo.
In genere i variatori di luminosità sono dotati di un fusibile di protezione a cui si accede dall’esterno.
La potenza regolabile di questi dispositivi varia in genere da 60 a 500 Watt a 230 Volt e il campo di regolazione è compreso tra 0 e il 95% della potenza nominale della lampada.