L’elicicoltura cioè l’allevamento di lumache a ciclo biologico completo, ha visto negli ultimi 20 anni un notevole sviluppo con buone possibilità i guadagno. Un tempo cibo povero oggi le lumache rappresentano un alimento raffinato e sofisticato, molto ricercato da ristoratori e dai consumatori. Un allevamento di lumache per poter avere un buon ritorno economico deve sempre essere gestito con professionalità e competenza nel settore.
L’alimentazione, cosi come le condizioni ambientali (umidità relativa, temperatura, elementi di disturbo esterni) sono essenziali per la produzione di ottime chiocciole, l’alimentazione, da offrire nei recinti di ingrasso, deve essere prevalentemente vegetale. Prima di trasferire le chiocciole nei recinti occorre procedere alla semina a spaglio, quindi non in file, di specie vegetali appartenenti alle brassicacee (cavoli) e biete a foglie grandi. Seminate fuori da recinto anche il girasole selvatico Helianthus annuus, la pianta una volta fiorita va tagliata e posizionata vicino alla rete (una pianta ogni 4-5 metri lineari), le chiocciole si ciberanno dei girasoli ma solo se in fiore. Seminate il girasole ogni 15-20 giorni in modo da averne sempre a disposizione.
L’alimentazione va integrata anche con altre verdure quali zucchine, zucche, meloni, tali verdure però vanno somministrate con moderazione e occorre controllare che non si creino accumuli. Essendo infatti molto ricche d’acqua possono dare origine a pericolose fermentazioni.
L’alimentazione vegetale non va mai sostituita con le farine e similari tuttavia potete integrare saltuariamente e in piccole dosi con cereali soffiati o sfogliati quali orzo, grano e mais. Evitate comunque le farine in quanto mentre i cereali vengono consumati le farine vengono impastate e rovinate con la bava delle lumache.
Tenete in considerazione anche l’umidità del terreno, fattore essenziale per le chiocciole, la terra non deve essere ne secca ne eccessivamente inzuppata d’acqua. Regolate quindi l’irrigazione per garantire un ambiente ottimale alla vita e crescita delle lumache.
Altro parametro da tenere in considerazione è il carbonato di calcio presente nel terreno, dall’analisi delle zolle verificate quindi la necessità di integrare il terreno con il carbonato di calcio.
Le specie principalmente allevate per la qualità delle loro carni e per l’adattamento a vivere in cattività sono l’Helix aspersa, l’Helix pomatia e l’Helix lucorum. La prima detta anche Zigrinata è la specie più diffusa negli allevamenti della fascia mediterranea per la sua elevata resa, l’Helix aspersa infatti raggiunge a maturazione in soli 12 mesi di nutrizione e depone fino a 120 uova due volte l’anno. L’Helix pomatia o Vignaiola bianca è una specie dall’ottima carne un tempo molto diffusa negli allevamenti oggi occupa solo una piccola fetta dell’elicicoltura in quanto richiede tempi di allevamento piuttosto lunghi. Infine l’Helix lucorum, detta anche Vignaiola scura, per il colore delle sue carni, o chiocciola dei boschi. Viene allevata in tutte le regioni italiane e si adatta bene anche a terreni argillosi e compatti.